Succede che a volte il talento venga riconosciuto lontano rispetto a dove si nasce. Soprattutto quando si parla di moda. Ma questo non è capitato al nuovo direttore creativo di Gucci. Alessandro Michele, romano, classe 1972, è stato nominato la sera del 21 gennaio da Gucci e dal gruppo Kering di Francois Henri Pinault.
Magnetismo un pò dark e “minimalismo mediterraneo”, Alessandro Michele, è già entrato da tempo nel gotha mondiale del fashion. Diplomato al liceo artistico Ripetta di Roma e poi all’Accademia di Costume e Moda, lavora per Fendi prima di entrare, nel 2002, in Gucci. Viene assunto da Tom Ford, l’allora direttore creativo della casa di moda, per l’ufficio stile di Londra.
Dal 2006 si occupa della linea pelletteria e dal 2011 affianca Frida Giannini. Nel settembre del 2014 gli viene affidata la direzione creativa di Richard Ginori, marchio italiano di porcellane acquistato da Gucci l’anno prima.
Il debutto in passerella è stato lo scorso lunedì 19 gennaio. La collezione uomo ha sfilato a Milano ed ha stupito tutti per la netta frattura con il passato. Una visione personale e contemporanea, quella di Alessandro Michele, a partire dalla scelta dei modelli: androgini, esili. Vestiti con micro pull portati sopra camicie jabot e pantaloni stropicciati. “Genderless”, senza genere è la parola d’ordine, rimarcata anche dall’ “intrusione” di modelle che hanno reso difficile distinguere gli uni e le altre al primo sguardo.
Forse molti si aspettavano un nome più conosciuto, ma l’amministratore delegato di Gucci ha tolto ogni dubbio ribadendo che la scelta di Alessandro Michele è stata la più giusta perché lo stilista possiede le giuste qualità per guidare il marchio verso una prospettiva contemporanea e innovativa.
L’appuntamento da segnare è il 25 febbraio quando sfilerà a Milano la collezione donna Autunno/Inverno 2015/16… Pronte a tenerlo d’occhio!
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