La nascita di Borsalino, inteso come eccellenza del made in Italy, risale al 1857. Borsalino é sinonimo di cappello, ma di cappello inteso non come un semplice accessorio ma come un capo di gran classe, elegantissimo, di qualità. Borsalino insomma é IL cappello.
La Storia di Borsalino, dal 1857.
L’azienda nacque dall’idea di un allora giovanissimo Giuseppe Borsalino che, trasferitosi a Parigi, imparò il mestiere lavorando per sette anni presso il cappellificio Berteil situato in Rue du Temple, arrivando ad ottenere la qualifica di Maestro Cappellaio (d’altronde, all’epoca si diceva che la sua abilità era unica). Al suo rientro in Italia, insieme con il fratello Lazzaro, aprì il suo primo laboratorio in via Schiavina ad Alessandria, sua città d’origine.
Iniziò così la storia di un’azienda e della sua famiglia che pochi anni dopo, nel 1971, poteva già contare sulla collaborazione di 130 dipendenti per una produzione di 300 cappelli al giorno.
Giuseppe Borsalino venne a mancare nel 1900, anno che vide prendere la guida dell’azienda dal figlio Terenzio che scrupolosamente seguì le orme del padre, raggiungendo un nuovo, importante record: la produzione di due milioni di cappelli all’anno. Durante l’ultimo decennio del XX secolo l’azienda forte del successo ormai ben consolidato, é stata acquistata da un’altra famiglia piemontese, la Gallo, che ha focalizzato l’attenzione sull’attività di export.
Da qui, un’espansione che si potrebbe definire a macchia d’olio negli anni.
Nel 1997 con l’acquisto del cappellificio Sabino D’Oria di Lecce nacque la Borsalino Sud, nel 1998 la Borsalino America Inc. perché oltreoceano la domanda era davvero elevata e nel luglio 2007 nacque la Borsalino Japan, dedicata al mercato asiatico.
Nel 2014 é stato siglato l’accordo con la Bollman Hat Company per la distribuzione negli Stati Uniti.
Oggi le boutiques monomarca di Borsalino in Italia sono nove, alle quali si sommano quelli di Parigi e Cannes, oltre alla presenza nei più rinomati department store.
Nonostante il successo intercontinentale, il cappello per antonomasia oggi viene prodotto ancora come una volta: stesso procedimento, stesse attrezzature, stesse capacità degli artigiani che creano queste meraviglie, con la rara capacità di coniugare l’arte degli esordi con l’inevitabile sviluppo del ciclo produttivo del feltro avvenuto da allora fino ai giorni nostri. Lo sapevate che per la produzione di un cappello sono necessari più di 50 step e circa 7 settimane di lavorazione? Questa arte che racchiude più di 150 anni di storia non poteva allora non avere un museo dedicato. Si trova nella Sala Campioni di Palazzo Borsalino, ed ospita i campioni di tutti i cappelli prodotti dal 1857 ad oggi, per un totale di circa 2000 copricapo esposti in armadi di stile Chippendale.
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