Uno dei must have assoluti della stagione invernale passata e futura è senza dubbio la pelliccia, preferibilmente sintetica, nasce così Animal Free Fashion, un progetto della Lav (lega anti vivisezione) che ha lo scopo di sensibilizzare i consumatori e i produttori del fashion system sull’ utilizzo di tessuti di origine animale per la creazione di vestiti, borse, scarpe e accessori.
Lav ha messo a disposizione un marchio che potranno utilizzare, applicandolo sulle loro creazioni, tutti i brand italiani e stranieri che decidono di adottare una politica cruelty free.
Simone Pavesi, Responsabile del Progetto Animal Free della Lav, ha spiegato come si sviluppa questo progetto che è totalmente gratuito per chi vi aderisce, ed è costituito da 4 livelli che porteranno al raggiungimento di un sistema di classificazione etica; 1° livello sostituzione della pelliccia di origine animale, 2° livello non utilizzare le piume, 3° livello non impiegare seta e pelle e 4° livello sostituzione della lana. Meno materiali animali userà la casa di moda, più alto sarà il rating raggiunto. Le aziende prese in considerazione devono già aver abolito la pelliccia per la realizzazione dei loro prodotti.
Le maison che sceglieranno di essere animal free potranno utilizzare il logo ideato dalla Lav, inserendolo nelle loro linee di moda, verranno segnalate anche sul sito Lav che permetterò loro di avere una vetrina gratuita e multi lingue, infatti il sito è in italiano, russo e cinese e potrà essere consultato dal consumatore che vuole acquistare cruelty free.
Per chi si stesse chiedendo se esistono materiali sostitutivi a quelli di origine animale che mantengono le stesse performance, la risposta è sì; vediamo qualche esempio.
Alternative alla PELLICCIA: diverse tipologie di fibre mix poliestere-cotone;
Alternative alla PIUMA:Thermore®, PrimaLoft®, Fibrefill®, Myform®, Hollifill®, Polarguard®, Tecnofill®, Thimsulate™, Plumtech®;
Alternative valide alla PELLE: Lorica®, Vegetan®, Alcantara®;
Alternative valide alla SETA:Rayon, Raso di cotone, Viscosa;
Da italiana, sono orgogliosa di dirvi che vantiamo il primo posto per quanto riguarda il consumo consapevole e animal friendly, infatti, da un sondaggio svolto da Ispo Ricerche per conto della Lav si evince che l’ Italia ha la più alta percentuale di intervistati a conoscenza dell’ esistenza di materiali sostitutivi a quelli animali il 30% si dichiara animal free, mentre il 40 % si è dimostrato interessato all’ usodi tessuti alternaqtivi. A seguire troviamo Regno Unito, Francia, Germania, Polonia e Olanda.
I consumatori hanno già sostituito la pelliccia e la seta nelle scelte dei loro capi d’abbigliamento, più difficile recepire l’utilizzo di eco pelle per quanto riguarda borse e scarpe.
Animal Free Fashion è la nuova tendenza in fattore di moda perchè si può essere “in” anche senza l’impiego di animali.
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