Decisamente più “giovane” rispetto alle altre maison di cui abbiamo parlato, Bottega Veneta si è sicuramente fatta valere nel mondo della moda.
Nata a Vicenza nel 1966, Bottega Veneta ( che significa “atelier veneto”) si fa subito riconoscere per il fatto di essere un brand senza logo.
Avete capito bene, un brand no –logo il cui slogan la dice tutta: “When your own initials are enough” (“quando le tue iniziali dicono tutto”). Ed in effetti non serve un logo, non serve un disegno per capire che Bottega Veneta è un marchio che crede in se stesso , forte nelle sue origini. Origini che affondano nell’artigianato e nella lavorazione della pelle, con la tecnica dell’ intrecciato che è il vero segno di riconoscimento della maison.
Un marchio che con oltre 140 boutiques si è affermato in tutto il mondo, divenendo uno tra quelli preferiti di personaggi dello Studio 54, Andy Warhol gli dedicò addirittura un cortometraggio.
Nel 2002 diventa direttore creativo Tomas Maier ed è proprio in questo anno che Bottega Veneta ricomincia a splendere dopo un periodo passato nel buio. Esce la prima collezione di abiti della maison, un passo davvero importante perché sgancia l’atelier veneto dalla produzione di sola pelletteria.
Per i suoi 30 anni, Bottega Veneta ha festeggiato organizzando una mostra “The Knot: A Retrospective”, ponendo al centro dell’attenzione la celebre borsa “Knot”, la pochette caratterizzata dalla chiusura a nodo.
Ma non è tutto, in occasione della Fiera del Mobile, la maison presenta la collezione “Home and Forniture”, linea appunto di arredamento.
A seguito della prima collezione di abbigliamento infatti, il brand inizia a produrre gioielli, profumi e complementi di arredo, senza mai perdere le linee guida poste a suo fondamento. Successi che si susseguono uno dopo l’altro confermati dalle statistiche, dalle vendite ma soprattutto dalla presentazione, nel 2005, della prima collezione pret-à-porter femminile e poi di quella maschile.Nella sua ultima sfilata, la maison ha uno stile energico, colorato, fatto di tailleur e maxi gonne.
La cosa che apprezzo di più di Bottega Veneta e il suo rimanere attaccato alla tradizione, il voler comunicare l’amore per l’artigianato. Amore che la maison concretamente trasmette con la Scuola della Pelletteria, aperta nel 2006, per insegnare ai giovani artigiani l’arte della lavorazione della pelle.
Michele Taddei e Renzo Zengiaro sono stati i fondatori. Oggi, ai primi posti nel Luxury Brand Status Index, il marchio è stato acquisito da Gucci e con esso fa parte del gruppo francese PPR.
A me la nuova collezione fa impazzire e poi che dire della Knot bag, un sogno!!
E voi che ne pensate di una casa di moda tanto giovane che riesce a farsi strada in pochissimo tempo?
Meriti??
Fonti: wikipedia, i 100 grandi stilisti contemporanei (Tashen)
Fonte immagini: vogue.it
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