Nata ufficialmente con il nome di Fendi nel 1925 in via Plebiscito a Roma, da un’idea di Adele Casagrande (già proprietaria del laboratorio di pellicce) e dal marito Edoardo Fendi, Fendi, e scusate ancora la ripetizione, vanta di essere tra le storiche case di moda italiane.
Diventata famosa grazie alla qualità delle borse, nel 1946 Fendi apre le sue porte alla moda e agli stilisti emergenti tant’è che iniziò a collaborare con un giovanissimo Karl Lagerfeld, e fu proprio grazie a questo giovane stilista che Fendi riscosse un grande successo.
Lagerfeld, infatti, trasformò la pelliccia in capi di abbigliamento alla moda oltre ad approfondire la ricerca di materiali e l’utilizzo di diversi colori.
Un momento decisamente fondamentale per casa Fendi fu la nascita del logo della doppia F, all’inizio utilizzato solamente per la fodera interna delle borse, e questo avviene negli anni ’60 che rappresentano il pieno del successo anche in campo cosmetico e della moda maschile.
Importante l’apporto di Silvia Venturini Fendi che collaborando con lo stilista tedesco ha ristabilito i punti cardine dell’azienda ed è diventata direttore creativo per il settore accessori e della linea uomo.
Un anno ancora molto importante è stato poi il 2004 che ha visto Fendi entrare a far parte del gruppo LMVH, ma questo è stato anche l’anno in cui la casa di moda ha compiuto 80 anni e per celebrare l’avvenimento è stato inaugurato Palazzo Fendi a Roma, concept store che tutti ammiriamo quando siamo nella Capitale soprattutto nel periodo natalizio con il suo cinturone illuminato da un numero indefinito di luci.
Tra i pezzi di culto della maison regna in assoluto la mitica Baguette, una borsa da collezione considerata una delle it-bag mai in via di estinzione.
Che dire, sicuramente Fendi ricopre ancora oggi un ruolo fondamentale nella moda italiana. Collezione in collezione ci rende orgogliosi del made in Italy e dei nostri stilisti. E tutto questo è stato ed è possibile grazie al lavoro di una meravigliosa coppia che ha messo il suo amore nel lavoro e lo ha trasmesso alle figlie Paola, Anna, Carla, Franca, Alda che hanno fatto un ottimo lavoro di ricerca e sviluppo rendendo la maison Fendi un gigante tra tanti.
Purtroppo nella mia collezione di borse manca la famigerata Baguette ma un giorno spero ne faccia parte. E voi invece, amate il brand o no? Quel monogramma troppo ripetuto ed amato ma tanto criticato rientra nei vostri gusti?
Fonti: vogue.it, wikipedia, fendi.com
Lascia un commento