Lasciata la Francia con Chanel e Lanvin, torniamo in Italia.
Ed è proprio per celebrare il nostro bel Paese, terra di cultura, del buon cibo e della moda, che oggi voglio parlarvi di una delle case di moda per eccellenza, la seconda al mondo in fatto di vendite:
Gucci.
Fonte immagine: gucci.com
Milano, come capitale del mondo fashion, ha visto concludersi la settimana della moda nel migliore dei modi, buyers e giornalisti da tutto il mondo hanno fatto di tutto per assistere alla sfilata del brand, passerella sulla quale hanno sfilato capi da mozzare il fiato.
Ma veniamo al sodo.
Fondato nel 1921 a Firenze da Guccio Gucci, il brand dapprima si occupava prevalentemente di pelletteria e accessori per l’ippica ed infatti, il negozio di Firenze era una semplice selleria.
Fonte immagine: style.it
Grazie al grande successo , dovuto anche ai materiali ottimi e innovativi, Gucci diventò presto famosissimo tant’è che negli Stati Uniti, donne dal calibro di Audrey Hepburn e Maria Callas non potevano fare a meno delle borse ed accessori firmati con il logo “GG”.
Fonte immagine: style.it
La borsa più celebre di quei tempi? Sicuramente la “Bamboo”, con manico superiore, appunto, in legno di bamboo, riproposta recentemente con il nome di “New Bamboo”. Senza dimenticare poi tutti gli altri accessori che rappresentano simboli cult del marchio: il morsetto e il foulard.
Fonte immagine: gucci.com
La fortuna portò Gucci ad essere apprezzato non solo in Europa ed in America, anzi, ben presto aprirono molti negozi anche in Asia. Fu proprio con questi eventi che una “piccola” S.r.l. fece il fatidico grande passo e divenne una società per azioni: Gucci era ufficialmente uno dei marchi più famosi e venduti al mondo.
Come per tutti però, non sempre è oro quello che luccica, ed infatti anche Gucci si trovò in un momento di crisi, dal quale uscì solamente grazie alla bravura e alla genialità di un maestro della moda come Tom Ford, nominato direttore creativo del brand intorno agli anni ’90. Nonostante questo, mancava ancora qualcosa.
Tutto cambia e viene rivoluzionato nel 2005, Frida Giannini viene incaricata del settore degli accessori di lusso e delle collezioni femminili con il compito di vivacizzare il marchio e renderlo più attuale.
Fonte immagine: vogue.it
Una svolta non indifferente, grazie a lei il nome Gucci ricomincia a riacquistare la sua valenza.
Il suo merito? Quello di aver portato un tocco giovanile e colorato senza però dimenticare la storia della maison. Un’ impronta che ha lasciato il segno, una donna dall’immensa bravura e professionalità, apprezzata a tal punto che, ad oggi, si occupa anche della linea maschile.
L’unica amara verità?? La maison non è più italiana, da molti anni appartiene al gruppo francese concorrente al LVMH, Pinault- Printemps- Redoute (PPR).
Una volta qualcuno mi ha detto che se hai una borsa di Gucci, puoi sentirti una donna “arrivata”.
Beh, voi che ne pensate? Vi piacciono queste collezioni?
Non vedo l’ora di leggere i vostri commenti!!
Fonti: Wikipedia, i 100 grnadi stilisti contemporanei (Taschen)
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