Suonano calde, incalzanti, cullanti, ricche di speranza e del “sogno di nuova vita” le note di “California dreaming” dei Mamas and Papas.
Ed ecco respirare l’aria di quei memorabili tempi passati, tempi caratterizzati da uno dei più importanti movimenti del XX secolo per ampiezza e contenuti, che ha toccato non solo il mondo della moda, ma anche quello della cultura, della musica, dell’arte e della società nel suo complesso. Parliamo della rivoluzione hippie.
Come nasce il movimento hippie?
La nascita del movimento si colloca tra il 1966 e il 1967 a San Francisco, nel quartiere bohemien di Haight Ashbury. Il fiore viene scelto come simbolo di libertà e innocenza, infatti l’espressione hippy sembra derivare da “hip”, “libero”!
“Mettete dei fiori nei vostri cannoni” recitava il motto dei primi movimenti nati sulla West Coast americana; parlando di moda bisogna aggiungere ”disegnateli anche sui vostri vestiti” volendo indagare le ripercussioni della filosofia hippy sulla moda anni ’70 – ricca, appunto di stampe floreali. La protesta ideologica esplosa un decennio prima trova la massima espressione in un codice di comportamento e di conseguenza di abbigliamento. Basti pensare agli elementi che la connotano: capelli lunghi e abiti essenziali nelle caratteristiche, in risposta al modo di vestire borghese. Jeans , semplici tuniche in cotone naturale , piedi nudi , visi femminili struccati, sandali, gonne e pantaloni a vita bassa dalla vestibilità morbida: una quasi dissacrazione del guardaroba. Un non vestire che porterà alla diffusione a 360° del jeans , ma che vede anche tutto ciò’ che è legato ideologicamente alla necessità di recuperare le forme più semplici e naturali .
Un mood che affascina ancora oggi, riportato sulle passerelle estive con una moda ricca di colori, tessuti naturali ed ecologici, riferimenti etnici e letto nella sua libertà di porsi, nel vestirsi, senza regole e costrizioni.
Tornano zatteroni, le camicie in stile indiano, le gonne a balze , i grandi foulard da annodare alla pirata, frange … Una tendenza che coglie di sorpresa come quasi tutti i revival, ma non per questo scontata e importabile!
Qual’è lo stile degli hippies?
La new hippie veste con gollone a fiori, lunghe collane, torbide bluse, abiti caftano, panta a zampa e bracciali rigidi. L’uniforme più glam risulta quella con strati impalpabili di jersey, cotone , giochi di fantasie e soprattutto lunghezza . Lunghezza e abito. Un omaggio ai figli dei fiori. Ma un omaggio anche alla comodità e alla libertà di movimento. Pochi fronzoli e niente orpelli, vivendo, così , l’estate a trecentosessanta gradi.
L’abito lungo deve essere portato con disinvoltura, anche quando vede accostamenti di piu’ stampe; ma per coloro che temono i colori troppo accesi, ci si può orientare sui toni del bianco, rosa cipria e del pesca , magari su stampe a micro fiorellini; per chi invece ama osare, maxi fiori stampati , magari su raso risultano risultano adatti anche per una serata importante: basterà aggiungervi uno scialle con frange . Meglio evitare gioielli per non appesantire il tutto e lasciare che l’unica cosa davvero bella che salta subito all’occhio , sia solo lui ! Concessa l’aggiunta di una cintura o di una maxi borsa effetto bisaccia, in pelle scamosciata o in cuoio invecchiato oppure di una piccola tracollina sfrangiata. Ai piedi stivaletti used, flosci, tirati giù che rendono al meglio proprio con il contrasto della leggerezza data dall’abito – meglio ancora se l’abito strizza l’occhio ad un mood romantico –
Siete tentate dai pantaloni a zampa ? Quelli Seventies stretti sulle cosce presentano, nella versione moderna, forme più morbide, quasi a palazzo, con forti stampe psichedeliche dai colori forti. Basterà abbinarvi un top tagliato corto, occhiali XXL e accessori piumati . Per un outfit audace , ma chic che gioca con il revival e l’attualità .
Altro pezzo forte all’orizzonte hippie risulta la gonnellona lunga e ricamata – ottima alternativa all’abito – . Sceglierla in tinta unita , meno gipsy , da portare sia con sandali flat in cuoio , ma azzardando soprattutto con un paio di sneakers dall’effetto tie & dye ed una canotta in pizzo ed un gilet di jeans. Cordoncino/coroncina piumata o floreale per quel pizzico giusto di vezzosità hippie tra i capelli.
Immancabile la bandana : legata al collo, o sulla fronte come una fascia, amata soprattutto dal popolo maschile bohémien nella versione girl 2012 prevede l’utilizzo come cerchietto, femminilizzata con perle – orecchini o lunghe collane – e macramé o uncinetto – un abito o una maglietta – per un twist shabb .
Osare il colore o meglio, i colori. Il fascino dei Seventies è , infatti, racchiuso proprio nel caleidoscopico gioco dei colori , nelle stampe psichedeliche mescolate con audacia ai motivi gipsy pronti a tracciare una femminilità più sciolta , ribelle ma non meno aggraziata. Una femminilità portavoce di una moda che può finalmente permettersi il lusso della sfrontatezza – quella di gusto, però – . Per un’estate che frizza e sprizza di gioia, new styling e libertà . All’insegna della love attitude.
A voi piace questo movimento e il messaggio che ha lanciato ? E l’hippie style come pensate di interpretarlo – con un occhio anche per la prossima stagione-?
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