La regina del punk Vivienne Westwood: potrebbe essere considerato questo il nome completo della stilista d’oltremanica che lo scorso 8 aprile ha spento 75 candeline. Già perché quando si parla di moda punk, il primo nome che viene in mente é proprio il suo.
La storia nel mondo fashion della regina del punk Vivienne Westwood é lunga 45 anni, cominciò nel 1971 con l’apertura assieme al compagno di allora Malcolm McLaren del negozio Leti it Rock al numero 430 di King’s Road, la via dello shopping del quartiere Chelsea, il più Chic ed elegante di Londra… Anche se un primo segnale di una possibile brillante carriera nel mondo della moda ci fu nel 1962 in occasione del matrimonio con Derek Westwood, quando si disegnò l’abito da sola.
La regina del punk Vivienne Westwood e la sua storia nel panorama fashion, lunga 45 anni.
Il negozio della Westwood ha subìto molte trasformazioni negli anni, sia per quel che riguarda il nome, sia per quel che riguarda la merce in vendita. Agli esordi c’erano maglioni di mohair e scarpe brothel creeper (scarpe icona degli anni ’50 caratterizzate da una suola di gomma più o meno alta e da stampe variopinte). Una svolta decisamente forte ci fu nel 1975, quando la regina del punk Vivienne Westwood cambiò il nome del negozio in Sex, iniziando a vendere capi per amanti del feticismo, fra mura ravvivate da graffiti pornografici. E’ tra il 1976 ed il 1980 invece che le regole non scritte dello stile punk presero vita grazie alla designer che nel frattempo aveva ribattezzato la sua boutique Seditionaries, Clothes for heroes.
La vera attività di stilista iniziò nel 1981 con la collezione di abiti da lei interamente disegnata che si chiamava Pirate: la collezione sfilò in passerella e questo mood veniva rispecchiato appieno anche dal suo negozio che nel frattempo aveva nuovamente cambiato nome in World’s End. Seguirono le collezioni Savage, ispirata a culture lontane e Witches, mentre anel frattempo priva i battenti anche un secondo negozio, il Nostalgia of Mud.
In piena contrapposizione alla sobrietà del “less is more” di Coco Chanel, in quegli anni il suo motto era “When in doubt, overdress”: ricordiamo che lo stile neo-romantico dei Duran Duran e degli Spandau Ballet era pensato da Vivienne Westwood.
La regina del punk Vivienne Westwood ha ricevuto non poche onorificenze nel corso della sua carriera, oltre ad essere stata per due volte la “stilista britannica dell’anno”: la prima nel 1992 quando fu insignita del titolo di Dama dell’ordine dell’impero Britannico da sua Maestà la Regina Elisabetta II (occasione in cui, tra l’altro, fece ruotare la gonna del suo abito di frone ai fotografi, mostrando loro l’assenza di mutande sotto ai collant), poi Nel 2005 è ricevette il titolo di Ufficiale dell’Impero Britannico e l’anno successivo diventò Dama di Commenda dell’Impero Britannico.
E’ noto ai più anche l’impegno policio della Westwood, che oltre ad essere una grande sostenitrice dell’indioendenza della Scozai, nel 2005 si é unita a Liberty, il movimento per i diritti civili a favore del quale ha creato delle t-shirt in limited edition con lo slogan “I AM NOT A TERRORIST, please don’t arrest me”.
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