L’irrefrenabile voglia di mettersi a ballare lasciandosi trascinare dal ritmo che sembra scorrerti dentro e da una voce unica…Emozione indescrivibile.. Chi ha visto, sentito, conosciuto l’arte di Michael Jackson può capire. Capire anche il vuoto lasciato dall’uomo, un grande uomo, morto a 50 anni il 25 giugno di quattro anni fa. Col cuore spezzato. Un cuore d’oro, sempre propenso nell’aiutare chiunque fosse in difficoltà o in condizioni di povertà. Il bambino che non voleva crescere, che aveva “camminato sulla luna”, ma anche il compositore, il cantante, il ballerino, il produttore, il dicografico, il musicista, il genio, il talento, il papà. Se ne è andato dopo aver cambiato la storia della musica, dopo aver colorato di lustrini e “assenza di gravità” un’epoca che forse è finita con lui, ma di sicuro rivivrà nella leggenda. Già dai suoi esordi, l’enfant prodige, cambiò il modo di stare sul palco (dalla capacità di gestire nel contempo musica e danza alla padronanza dei movimenti), inventando, a partire dai passi dell’hip hop e della break dance, uno stile tutto suo che culmina con il famosissimo ed imitatissimo moonwalker.
Non solo. Da vera popstar, il King of Pop, come amava definirsi lui e come noi tutti lo ricordiamo, ha giocato con la sua immagine tramite gesti ( e che gesti!!) ed abiti. Abiti che da vera icona pop ha saputo trasformare in cult del guardaroba. Michael non solo ha rimescolato le carte della musica, ma anche quelle dello stile. Cosa, questa, non da tutti, in effetti.
Nemmeno la moda è rimasta immune al suo passaggio traendone spunti sempre nuovi. Si è visto anche alle sfilate per questo inverno: i giubbini multitasche, giacche biker borchiate e zippate e (udite, udite) l’accoppiata calzini+ mocassini. Un chiarissimo tributo, dunque. Ma vediamo insieme i pezzi fondamentali del suo stile, quelli che hanno marcato da sempre l’immaginario teen e non solo!
–Mocassini neri, giacche tuxedo e pantaloni risvoltati dai quali facevano capolino, sfacciatamente in mostra calzini bianchi di spugna: sembra oggi , ma siamo nel 1979, quando esce “Off the Wall” e Michael viene incoronato icona pop e fashion complici anche i papillon colorati e i riccioli ingellati.
-Giacca di pelle rossa, borchiata e zippata e occhiali aviator: è il look di “Thriller”, l’aIbum che si proietta subito al top delle classifiche e che tuttora rimane il più venduto in assoluto nella storia della musica.
-Bomber rosso con zip: quello del video “Beat it” che sembra essere un pezzo indossato casualmente ma che divenne un pezzo feticcio per tutti i ragazzi dell’epoca.
-Cappello Borsalino (al cui interno vi è sempre una targhetta con inciso il suo nome) e guanto bianco jewelled: siamo in pieni Eightes, il periodo di “Billie Jean” e dei primi moonwalk. Ma il video “Smooth Criminal” ed il completo gangstar la dicono tutta.
-T-Shirt con scollo a V: portata sotto una camicia sbottonata, è un altro emblema di Michael, capace di gettare in delirio soprattutto le fans durante i concerti quando veniva strappata di dosso.
-Giacche e pantaloni di pelle nera, tutine second-skin, cinghie e borchie dorate o argentate: “Bad” irrompe nella scena musicale nel 1987. Un’anticipazione del look un pò rock/ che rende ancora più ambiguo Michael che abbina il capello lungo e khol nera.
-Fasce ornamentali da braccio, alamari, bottoni di ottone, spalloni, cartuccere: elementi rubati al mondo militare, che fanno brillare ancora di più le giacche e che nonostante l’arrivo della tendenza minimal dei ’90, continuerà ad indossare, in versione paillettata e trans gender. Hanno, però, anche una valenza simbolica che rimanda all’orrore della guerra così come i cerotti bianchi sulle dita.
-Camicia bianca: portata aperta sull’immancabile t-shirt a V, ammirabile nel video “Blak or White” -il 1° con l’effetto “morphing”-.
Negli ultimi tempi, invece, era solito presentarsi con abiti di una finezza incredibile: la giacca strutturata con maxi borchie, oro su nero di Givenchy o quella doppiopetto tempestata di cristalli firmata Balmain ne sono un chiaro esempio.
Dettagli di stile decisamente iconici e che lo ricordano con piacere ma anche una certa nostalgia.
E voi cosa ne pensate del look di questo grandissimo artista?
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