Avvolgono le orecchie, le impreziosiscono dal lobo fino alla parte più alta come mai nessun orecchino ha fatto: sono gli ear cuff, i gioielli per orecchie che lo scorso anno si sono imposti da quando Rodarte li ha portati in passerella per la primavera-estate 2013, ma ancor più si sono fatti notare grazie a celebrities ed it girls che non hanno perso occasione per sfoggiarli, che fossero in versione rock o elegante, extra lusso o low cost poco importa. E a differenza di molte tendenze che si fanno strada con prepotenza, tendono a stancare dopo poco e così come sono arrivate spariscono, gli ear cuff si sono guadagnati un posto di tutto rispetto accanto ad orecchini, collane, bracciali ed anelli e sono davvero pochi ormai i marchi che non ne propongano svariati modelli.
Sono elegantissimi, sobri ma purtroppo irraggiungibili quelli firmati Stone Paris in oro bianco e tempestati di diamanti il cui mood si avvicina, e non poco, a quello delle creazioni Pilgrim, il marchio danese noto alle bijoux addicted per i suoi monili mai troppo costosi e e frutto del lavoro di designer sempre in grado di mixare ciò che fa tendenza con quanto c’è di più classico.
Thomas Sabo invece propone vari modelli che si rifanno alla versione tanto in voga negli anni degli anni ’90, quella che ha per protagoniste una o più catenelle che uniscono il lobo con la parte alta dell’orecchio, senza avvolgerlo. Così li troviamo anche su asos.com, che però non si fa mancare proprio nulla, perché la scelta fra ear cuff tempestati di cristalli multicolor e versioni borchiate non manca.
E’ facile da reperire (e in saldo) il sontuoso modello firmato Zara, che tanto ricorda la versione luxury sfoggiata da Cara Delevingne sul red carpet, mentre ben più vasta e cheap è la proposta del marchio tedesco Bijou Brigitte.
Non mancano infine le varianti handmade reperibili su Etsy, dove i materiali si sprecano, dall’argento a piume coloratissime, passando per il metallo anallergico.
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