E’ risaputo: si può resistere a tutto tranne che alle tentazioni. Immaginate quando si tratti di una scarpa!!!
Noi donne faremmo follie per averne sempre di più. Pronte ed estasiate a riempire l’ultimo angolo (in)utilizzabile della casa con l’involucro del prezioso oggetto dei sogni, ogni volta giuriamo solennemente che sia l’ultima….Sì, l’ultima di una collezione che conta in tantissimi casi (celeb. e comuni mortali) centinaia di paia.
Mai sazie, abbiamo gli occhi commossi e luccicanti quando avvistiamo in vetrina il modello ( sempre!!!!) mancante della nostra shoes collection, giustificando con scuse assurde il perchè dell’ennesimo acquisto in materia di scarpe.
Roba da peccatrici!!Ma è difficile riuscire a sottrarsi al fascino che solo una calzatura può emanare. Soprattutto quando un modello risulta unico e originale.
Alle domande prosaiche del tipo -“Ma sei sicura di riuscire a camminarc?!”- la nostra risposta affermativa accompagnata da un’occhiataccia mette subito a tacere sguardi dubbiosi.
Non importa, infatti, a quali acrobazie verremmo chiamate: le scarpe servono per sognare; la deambulazione rimane uno status secondario. I modi (o meglio i modelli) per sognare risultano infiniti, come i desideri; e come i desideri, contraddittori. Non a caso, abbiamo visto, nel corso delle diverse collezione quanto gli stilisti abbianno dato (ampissimo) spazio alla creatività proponendo modelli stravaganti ma non per questo meno seducenti. Anzi!!Un pò come nel ‘700 quando le dame facevano gare di sfoggio con parrucche scenografiche e impensabili (basti pensare a Madame Pompadour che si fece posizionare una gabbietta con tanto di canarini cinguettanti), la sfida è rivolta ora alla scarpa unica quanto originale, da sfoggiare con fierezza. Più che accessori sempre più “complementi d’arredo”, dunque.
Occorrerà urgere ai ripari e comprare una scarpiera nuova, per non lasciare potenzialità inespresse.
Esoscheletri irriverenti, romantiche meringhe, sperimentali strutture architettoniche, caramelle zuccher plateau circondati da farfalle piumate, crespi dècor post moderni, trasparenze e scintillii, origami e fantasie traforate, tomaie come ringhiere, pelli intrecciate come vimini..tanti i modelli che si sono visti in passerella. Ma il vero punto forte, fateci caso, risultano loro: i tacchi.
Stagione dopo stagione diventano sempre più immaginifici. E se un tempo bastava, per così dire una certa destrezza nello sfidare le leggi gravitazionali, adesso occore farsi acrobate su impalcature dai modelli e materiali impensabili. aggiungendo alla lista dei propositi per la nuova stagione quello di non passare di certo inosservata.
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