Si sono appena concluse le sfilate Uomo a Parigi, Mode à Paris, e numerose sono state le collezioni presentate.
Rick Owens oltre ai suoi soliti capi destrutturati – che sono ormai la firma del designer statunitense – ha presentato una novità assoluta: i genitali in vista. Non bastano i capi sfilacciati, corti e indossati male; il limite è superato con la presentazione in passerella di modelli senza la biancheria intima quindi con i peni ben visibili. La provocazione è stata accolta: tutti i media, i blogger e i social network hanno parlato di questa boutade a tambur battente. Fuori dalla scandalo c’è però da rilevare che lo stesso Owens ha presentato anche eccellenti capi, sopratutto cappotti in lana.
Altre grandissime firme del fashion system hanno sfilato nella capitale francese per il menswear autunno-inverno 2015-16: Valentino, Louis Vuitton, Issey Miyake, Hermes, Maison Martin Margiela.
Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli per Valentino si sono ispirati per i loro modelli all’arte pittorica, da Warhol a Picasso: geometrie, righe e blocchi di colore sono il leitmotiv assieme a fantasie a contrasto e stampe strane.
Hermes non smentisce il suo carattere lussuoso, semplice e sensuale allo stesso modo. L’Uomo firmato Hermes indossa capi rigorosamente scuri – magari ton sur ton – abilmente tagliati e in tessuti pregiati spesso abbinati all’iconico foulard.
Louis Vuitton invece si ispira all’artista Christopher Nemeth. Sono esplicitamente ispirate a lui le trame a corda presenti su quasi tutti i capi e accessori presentati. Da rilevare anche i pantaloni sottili, quasi skinny, che seppur semplici mescolano il denim al cashmere.
Tantissime anche le celeb sedute front row alle sfilate parigine. Kate Moss ed il pilota di Formula 1 Lewis Hamilton sono da Louis Vuitton; Luke Evan, il nostrano Francesco Scianna ed il cantante Stromae sono stati ospiti di Valentino; Renzo Rosso è stato alla sfilata di Margiela.
Fonte img: styleandfashion.blogosfere.it
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