La crisi economica a volte può essere positiva, le persone usano maggiormente la propria capacità di inventiva, si adeguano al momento, e ritornano al passato, ad un’economia che per anni è passata in secondo piano, ma che per molto tempo è stata utilizzata come unico mezzo di scambio: il baratto o se volete usare un termine più ecologico il riciclo, ed in questo caso lo shopping costo zero.
Nasce così un nuovo modo di rinnovare l’armadio ad ogni cambio di stagione, senza dar fondo alla carta di credito, a meno che non usiate quella del compagno, lo swap; letteralmente significa scambio, basato sul commercio di abiti o accessori senza utilizzo di denaro.
Ogni donna rispondendo alla classica domanda “Non ho niente da mettermi”, accumula tonnellate di vestiti, scarpe e accessori inutilizzati che restano intonsi in cassetti, armadi, scarpiere e porta gioie.
Con lo shopping costo zero è possibile dar loro una nuova vita, e una nuova fedele compagna.
Come? Inizialmente in modo molto semplice, organizzando colazioni tra amiche fashion addicted scambiandosi, tra un cupcake e del sano gossip, gli abiti e gli oggetti che non si utilizzano più, per tutto ciò basta un semplice post su facebook o un gruppo su whatsapp .
Nel caso in cui i vestiti siano troppi e le amiche non abbastanza, esistono eventi organizzati da associazioni che promuovono questa attività. Per rendere lo “swap party” un vero successo bisogna attenersi a poche e semplici regole, lo scambio dovrebbe avvenire in modo equo, con prodotti di valore simile, in buono stato, stirati e lavati.
Lo shopping costo zero ha tutte le caratteristiche per rendere le donne felici, l’armadio completamente rinnovato, la possibilità di fare nuove amicizie e la consapevolezza di non doversi più sentire in colpa per un acquisto sbagliato preso durante una sessione di shopping compulsivo e non ultimo anche la natura ringrazia. Che lo swap abbia inizio.
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