Sappiamo bene quanto i capi che indossiamo ogni giorno possano essere in grado di raccontare chi siamo e quali siano i lati più spiccati della nostra personalità. C’è uno stile nell’abbigliamento che riesce ad essere originale, eccentrico e di tendenza con pochi e semplici ingredienti. Stiamo parlando dello street style, che affonda le sue origini molto indietro nel tempo: occorre infatti tornare fino agli anni ‘50-’60 per trovarne le prime tracce. Ma quali sono le sue regole e quali i suoi punti cardine?
Per prima cosa bisogna fare mente locale sul fatto che lo street style è riuscito nell’impresa di ribaltare la prospettiva del pianeta fashion, sostituendo – di fatto – la strada alla passerella. C’è una sola regola: non ci sono regole, a patto di cercare sempre di suscitare l’effetto wow puntando su dettagli di stile assoluti. Mix audaci, capi unisex e calzature a metà strada tra la voglia di sport e quella di comodità come le Converse Comme des garcons, consentono di manifestare una totale libertà di costumi. Attraverso gli abiti traspare il proprio io, basta superare il timore stereotipato di sperimentare e osare con il look. A un primo sguardo si può avere l’impressione che lo street style sia ‘solo’ caotico e chiassoso: bisogna andare oltre ed esplorare le profondità di un trend che abbraccia tutti per il fatto di lasciare assoluta libertà di espressione.
La quotidianità è fonte di infinita ispirazione per l’alta moda
Sono molte le ispirazioni fashion che è possibile legare allo street style e questo perché è la quotidianità urbana, dalla quale siamo costantemente avvolti, a risultare protagonista assoluta e fonte inesauribile di idee alla moda. I trend cambiano con il ritmo dei nostri stessi impegni, in tutti i casi bisogna però porre al centro alcuni capi iconici. Il jeans, sia nero che classico nei toni scuri meglio se strappato, è un punto di riferimento assoluto sia in estate che in inverno. Le t-shirt oversize si accompagnano sempre più spesso a leggings e tute colorate, non più identificate soltanto come sinonimo dell’attività in palestra (si parla in questo caso di ‘fitness chic’, quando cioè i capi sportivi vengono reinventati come abiti per ogni giorno).
Chi ama questo stile è anche affascinato dalla comodità, che rompe schemi troppo spesso rigidi e stereotipati. Le felpe morbide con gli slogan a caratteri cubitali, le borchie e i piercing si intrecciano alle camicie con cravatta slim a contrasto e con le sneakers basse oppure alte e dalla forma armonica ma indefinita (sono le scarpe con il plateau o comunque con il tacco incorporato nelle linee ‘da palestra’).
Quando arriva la bella stagione, sempre più spesso si possono vedere in ambito street style le ciabatte dalla forma più classica che prendono il posto delle popolari infradito. Modelli che un tempo erano identificati solo con la piscina e che oggi vengono abbinati anche a gonne glamour in jeans oppure a pantaloni al ginocchio, magari sotto a un bomber o a un ‘chiodo’ nero. Provare per credere.
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